Procedura per la realizzazione di un impianto fotovoltaico
Le principali azioni da compiere per realizzare un impianto fotovoltaico, ma prima è necessaria una doverosa premessa.
L’impianto fotovoltaico deve essere installato secondo specifiche norme tecniche ed è necessaria la certificazione di conformità dei moduli alle normative CEI EN 61215 (per i moduli in silicio cristalliano) o CEI EN 61646 (per i moduli a film sottile). I laboratori che rilasciano queste certificazioni, inoltre, devono essere accreditati da appositi organismi appartenenti all’European Accreditation Agreement. Deve essere, insomma, tutto “a regole d’arte” con tanto di certificazioni europee che permettono di accedere senza problemi agli incentivi.
Chi è interessato ad un impianto (il soggetto responsabile) si rivolge innanzitutto ad un progettista o ad una ditta installatrice specializzata per l’elaborazione di un progetto preliminare e di un preventivo economico dell’impianto.
Questa fase prevede di norma un accurato sopralluogo tecnico sul sito d’installazione da parte del progettista o della ditta installatrice. La produttività dell’impianto, infatti, dipende molto dalla corretta installazione e dalla migliore esposizione possibile all’irraggiamento solare.
Il soggetto responsabile deve:
- ottenere le autorizzazioni previste dal Comune di Frascati ed i permessi per la posa dell’impianto:
se sono impianti complanari (su tetto) non serve parere paesaggistico ma serve una comunicazione ai sensi dell’art. 6 del D.P.R 380/2001 ; se si trova in ZONA A o ZONA AGRICOLA serve una dichiarazione s.c.i.a. e il parere paesaggistico
se sono impianti su terreno bisogna verificare se il terreno in questione abbiamo dei requisiti (es. 4000 mq)
- inviare al gestore di rete locale – Enel - il progetto preliminare dell’impianto richiedendogli la connessione alla rete.
In questa fase la persona deve comunicare se intende avvalersi o meno del servizio di scambio sul posto per l’energia elettrica prodotta.
Il gestore di rete locale, d’altro canto, deve comunicare al soggetto responsabile dell’impianto sia il punto di allaccio alla rete, sia il preventivo economico ed i tempi di realizzazione.
Il soggetto responsabile deve, a questo punto:
accettare il preventivo
chiudere il rapporto contrattuale con il gestore di rete locale
e, dopo la realizzazione dell’impianto, inoltrare al gestore di rete locale la comunicazione di conclusione dei lavori;
Per gli impianti di taglia superiore ai 20 kW il soggetto responsabile deve presentare all’Ufficio Tecnico di Finanza (UTF) competente la denuncia dell’apertura dell’officina elettrica; non è invece necessario presentarla se l’impianto immette in rete tutta l’energia prodotta.
Il gestore di rete locale deve provvedere, a questo punto, all’ allacciamento dell’impianto alla rete elettrica.
I PRINCIPALI OSTACOLI AL RILASCIO DEGLI INCENTIVI
Ad impianto concluso ed entrato in funzione gli ostacoli al riconoscimento degli incentivi ( tariffe incentivanti ) dipendono da eventuali non conformità dell’impianto ai requisiti previsti dal GSE nella fase di valutazione.
Le principali cause procedurali o tecniche, possono essere il rilascio di false dichiarazioni inerenti le disposizioni del Decreto Ministeriale del Conto Energia o l’uso di moduli fotovoltaici non certificati o, ancora, il mancato rispetto di alcune scadenze. Tra queste vi sono: il termine di 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto per inviare al GSE la richiesta di concessione della tariffa incentivante , il termine di 90 giorni dalla data di ricezione della richiesta (eventuale) d’integrazione del GSE, per far pervenire ulteriori documenti necessari alla valutazione. Vi è infine il termine previsto di conclusione degli incentivi ovvero l’ entrata in esercizio dell’impianto dopo 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici) dalla data di raggiungimento del limite dei 1200 MW totali di potenza fotovoltaica installata.
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