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E’ la tecnologia che consente l’utilizzo dell’energia solare per produrre calore. Il solare termico ha raggiunto oggi un buon grado di affidabilità tecnologica e di maturità di mercato, per questo rientra tra i modi più razionali, economici e puliti di fornire energia, principalmente per scaldare l’acqua o l’aria.
Allo stesso tempo, questa tecnologia presenta interessanti prospettive di sviluppo, orientate all’utilizzo dell’energia termica per la produzione di “freddo” (come il cosiddetto “solar cooling”) e di elettricità (ad esempio il solare termodinamico).
Come funziona e come va posizionato un pannello solare termico
Un sistema solare termico ha come componente fondamentale un convertitore di energia solare, detto collettore solare.
Il collettore solare, nel caso più generale del collettore piano a bassa temperatura (50-60°C), è composto da una piastra captante di materiale metallico trattato (in genere rame o acciaio), sulla quale vengono saldati i tubi all’interno dei quali scorre l’acqua da scaldare.
La piastra è inserita in una scatola di contenimento dalla quale viene isolata con appositi materiali. Sulla superficie esposta al sole c’è la coperta trasparente in vetro o materiali plastici.
A causa della discontinuità dell’irraggiamento solare, è sempre presente nell’impianto un serbatoio, isolato termicamente, dove viene accumulata l’acqua scaldata che viene quindi resa disponibile quando necessaria all’utilizzo.
E’ inoltre buona norma prevedere un sistema di riscaldamento integrativo di tipo tradizionale (preferibilmente una caldaia a gas). Lo schema più semplice ed economico per un impianto ad uso domestico è quello a circolazione naturale: la circolazione dell’acqua all’interno del collettore è regolato da movimenti convettivi dovuti alle differenze di temperatura dell’acqua stessa nei vari punti del circuito, e il serbatoio di accumulo dovrà essere in posizione sopraelevata rispetto al collettore.
Attraverso l’uso di pannelli solari termici è possibile ottenere:
A) acqua calda per uso sanitario, sono questi gli impianti più economici, che permettono di coprire oltre il 50-60% del fabbisogno annuale della propria abitazione. L’utilizzo di questi impianti solari consente un sensibile risparmio nella spesa energetica e la loro diffusione su grande scala permetterebbe di ottenere una notevole riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
B) riscaldamento degli edifici, questa soluzione è più complessa, perché prevede un buon isolamento termico complessivo e l’adeguamento dell’impianto per funzionare a basse temperature. Consente però risparmi per oltre il 50% delle spese annue di riscaldamento, diventa una interessante alternativa da valutare in occasione di ristrutturazioni importanti o costruzioni di nuovi edifici.
Per calcolare le dimensioni del collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria di un’utenza domestica, è necessario partire dai consumi effettivi di acqua calda. Ad esempio, per una famiglia composta da 4 persone occorrono mediamente circa 200 litri di acqua a 45°C al giorno.
Il numero di collettori necessario varia inoltre a seconda della zona geografica, in base alla disponibilità di energia solare; in prima approssimazione, la superficie richiesta è tra 0,5 e 1,2 m2 di collettori per persona, dal sud al nord Italia. Il posizionamento ottimale è verso sud, con una inclinazione, tra i 30° e i 45°.
I vantaggi economici
Il solare termico è una tecnologia che presenta applicazioni ampiamente diffuse sul territorio, “mature” in termini di mercato, affidabili nel tempo, ossia collaudate e competitive economicamente.
I costi e i benefici di un impianto installato dipendono dalla posizione geografica, dalle caratteristiche climatiche del sito, dalla tipologia di utenza da servire, dal tipo e dall’efficienza del collettore impiegato (es. collettori piani, sottovuoto, ecc.).
In termini meramente economici, l’esborso iniziale si riduce o si ammortizza nel tempo grazie agli incentivi, in genere erogati mediante bandi pubblici, solitamente gestiti dagli enti locali (la Regione), che offrono un cofinanziamento in conto capitale fino al 20-25% del costo dell’impianto.
A questo si aggiungono particolari agevolazioni fiscali, tra le quali:
IVA ridotta al 10% sulla fattura per l’acquisto e montaggio dell’impianto;
detrazione dall’IRPEF del 55% sulla spesa sostenuta (con tetto massimo di 60.000,00 €) da suddividere in un periodo di 3 o 5 anni a scelta del contribuente. Importante considerare che per usufruire della detrazione occorrerà esibire la fattura ove andrà separatamente indicato l’importo dei materiali acquistati e della manodopera, la ricevuta di un bonifico bancario o postale con cui è stato effettuato il pagamento, un attestato di qualificazione energetica rilasciato dal tecnico installatore, una scheda informativa che contenga i dati del soggetto che ha sostenuto le spese, il tipo di lavoro eseguito, l’importo complessivo dei lavori e la parte su cui è calcolata la detrazione, infine il risparmio di energia che ne è conseguito.
Per maggiori dettagli vedasi le istruzioni del modello fiscale UNICO nella sezione relativa alle “Spese per interventi finalizzati al risparmio energetico per le quali spetta la detrazione d’imposta del 55%”.
Tutti questi interventi, se realizzati da una ESCO (Energy Service Company o azienda di servizi energetici), permettono di conseguire i cosiddetti “Titoli di Efficienza Energetica” (T.E.E.) attestanti l’effettivo risparmio di elettricità o di gas. Questi certificati sono acquistati da soggetti obbligati a conseguire prefissati livelli di risparmio energetico, permettendo così di aumentare i ricavi necessari ad ammortizzare l’investimento.
Cosa bisogna sapere dunque per installare un impianto solare termico in casa senza avere problemi?
1) per usufruire dei benefici di legge, prima di acquistare “chiavi in mano” un impianto solare termico occorrerà assicurarsi che l’installatore sia un soggetto autorizzato in possesso dei requisiti per certificare il risparmio energetico (dovrà infatti compilare la documentazione che servirà per la dichiarazione dei redditi);
2) per installare un impianto solare termico occorre solamente la comunicazione al Comune sull’avvio dei lavori senza nessuna altra formalità autorizzativa;
3) occorrerà verificare l’esposizione e l’inclinazione del futuro impianto (è preferibile un sopralluogo ed un preventivo gratuito da parte di più ditte installatrici);
4) un impianto di riscaldamento dell’acqua calda sanitaria permette di coprire totalmente il consumo nei mesi più caldi, mentre durante l’inverno riesce a offrire anche fino al 70-80% dell’acqua calda necessaria;
5) installando impianti di riscaldamento a bassa temperatura, il solare termico può essere utilizzato per la climatizzazione invernale degli ambienti, come supporto alle caldaie a gas;
6) è preferibile scegliere materiale per gli impianti che sia certificato e garantito per una durata minima di 20 anni;
7) i costi di manutenzione di un impianto solare termico sono minimi e si aggirano sui 2,5 € al m2 all’anno;
8) la tecnologia attuale permette l’utilizzo del solare termico non solo ad uso abitativo ma anche per altri finalità come ad esempio il riscaldamento delle piscine.
Se siete amanti del “fai-da-te”, potete anche costruirvi da soli il vostro impianto di solare termico: per informazioni e suggerimenti: www.autocostruzionesolare.it
Un esempio pratico di installazione
località rurale nei pressi di Firenze
irradiazione globale sull'orizzontale: 1.476 kWh/m2 all’anno
fabbisogno di acqua calda da parte dell’utenza: 200 litri/giorno
superficie netta collettori solari: 4,00 m2
volume serbatoio di accumulo: 280 litri
costo complessivo indicativo: € 3.391,30 (inclusa IVA al 10%)
costo al netto degli incentivi: 1.526,00 €
risparmio energetico: 2.598 kWh/anno
risparmio in bolletta: 156,00 €/anno
emissioni CO2 evitate: 649 kg/anno
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